Dietro le quinte della lavorazione alimentare
Le macchine per la lavorazione e la commercializzazione del prodotto alimentare riescono a svolgere una quantità di lavoro che è quasi impossibile da credere. Ognuna di esse effettua una piccola operazione e insieme riescono a trasformare completamente il prodotto alimentare, a renderlo facile da utilizzare da parte del consumatore finale. Non solo: c’è da preservare l’igiene e l’integrità dell’alimento.
Acquistando un vassoio di carne o un barattolino di ananas tagliato a fette non ci rendiamo conto della lavorazione meccanica che c’è dietro, della quantità e della complessità dei macchinari che agiscono prima di approdare al prodotto finale. Conoscere da vicino gli imponenti macchinari è un’ avventura affascinante e misteriosa per chiunque abbia a cuore il lavoro.
Tagliare ed emulsionare
Per esempio, se compro una carne macinata: la carne è stata finemente tritata da un macchinario chiamato cutter. Più complesso è il caso della produzione di mortadella o wurstel. Entra in azione l’emulsionatore, un macchinario dotato di potenza ed efficacia straordinaria.
Considerando che non ci è mai capitato di tagliare una mortadella e di trovare un bocconcino di carne intero, significa che l’efficacia è assoluta.
Gli emulsionatori della Nowicki ci possono chiarire il processo nel dettaglio.
La carne viene tagliata insieme alle ossa: per esempio, le cosce di pollo vengono ridotte a una pasta sottilissima. La straordinarietà del procedimento è che l’emulsionatore può lavorare anche carne congelata.
La pasta di calibro finissimo viene elaborata nel massimo rispetto dell’igiene, dentro contenitori di acciaio perfettamente lavabili. Questa pasta viene poi utilizzata per le diverse preparazioni, dai salumi alle mortadelle, compresi i cibi per animali.
Gli emulsionatori per carne e pesce sono interamente costruiti in acciaio inossidabile seguendo tutte le direttive CE, per permettere una sanificazione e completa. Si possono visionare i dettagli nel sito www.nowickisrl.com.
A cosa servono i generatori di ghiaccio? Perché sono sempre al lavoro?
Sembra strano, ma la carne non viene lavorata se non si dispone anche di un generatore di ghiaccio.
L’immenso bestione di acciaio sforna piogge di ghiaccio di vario calibro a getto continuo. La ragione è essenziale, ma sfugge a chi non conosce gli incredibili processi di lavorazione della carne o del pesce: producendo l’emulsionatura o il trito fine aumenta anche vertiginosamente la temperatura, che porterebbe la carne a un rapido deteriormento.
I generatori di ghiaccio risolvono il problema essenziale dell’industria alimentare: quella del raffreddamento. I sistemi di controllo della temperatura la mantengono rigorosamente bassa per preservare l’integrità degli alimenti.
Intenerire la carne: come fare?
La carne va anche ammorbidita con le zangole, grandi macchinari di acciaio, con le forme circolari di una betoniera.
Le zangole della Nowicki strofinano i pezzi di carne con un movimento sinusoidale. Velocemente inteneriscono la carne senza rovinarla. Dove la zangola non arriva, l’inteneratrice fa il resto. Esiste un modello di inteneritrice a rullo che intenerisce il prodotto alimentare e un altro modello con lame multiple: una serie di coltelli che, ruotando, non soltanto ammorbidiscono la carne ma tagliano anche i tessuti duri e i tendini.
Soprattutto lavare sempre…
Ma il nostro viaggio nei macchinari per la lavorazione alimentare non sarebbe finito se non trattassimo anche le grandissime macchine lavatrici.
La lavastampi elimina i residui di cibo negli stampi ed è essenziale per esempio nella produzione del prosciutto cotto. Per dare al prosciutto la forma nota, il trito viene depositato nello stampo e i suoi residui devono essere subito rimossi.
Le macchine denominate lavacontenitori industriali igienizzano tutto: addirittura i bancali su cui la carne è stata depositata. Scaldano l’acqua e, nel caso dei lavastampi oppure dei lavaoggetti della Nowicki si potranno igienizzare ben 3000 pezzi all’ora, come si può approfondire in https://www.nowickisrl.com/
La magia della trasformazione
Insomma i macchinari che abbiamo visto trasformano i beni alimentari in quello che siamo abituati a prendere negli scaffali frigo dei supermercati: quasi non ci avvediamo, per abitudine, dei molti lavori che si compiono prima della vendita. I macchinari sorvegliano i processi dei cibi con igiene e rispetto: risparmiano tanta fatica umana e realizzano manufatti in un lampo. E’ un settore che richiede investimenti, spazio e dedizione massima all’orgoglio del lavoro.